Il Lambrusco è costituito da diverse varietà di vino, tipiche delle zone del modenese, del reggiano e del mantovano. Si è giunti infatti negli anni ad una classificazione del Lambrusco secondo le zone di appartenenza del vitigno stesso.
Lambrusco di Sorbara
Il Lambrusco di Sorbara prende il suo nome dalla frazione di Sorbara del comune di Bomporto, nel modenese. Coltivato nella zona compresa fra i fiumi Secchia e Panaro, si tratta di una varietà indigena antichissima esclusiva del modenese e dalle caratteristiche molto particolari.
Altra particolarità di questo vitigno è il fenomeno dell'acinellatura, un'anomalia dovuta soprattutto alla sterilità del polline: i chicchi rimangono del diametro di pochi millimetri, provocando sensibili perdite di prodotto. Questa particolare caratteristica contribuisce a rendere unico e pregiato questo particolare vino rosso.
Per la produzione di questo vino devono essere utilizzate per almeno il 60% le uve dell’omonimo vitigno, con eventuali aggiunte di Lambrusco Salamino per un massimo del 40% e di altri Lambruschi (da soli o congiuntamente) fino a un massimo del 15%.
Il Lambrusco di Sorbara viene prodotto in quattro diverse tipologie: rosso spumante, rosato spumante, rosso frizzante e rosato frizzante.
Tra i Lambrusco del modenese è quello che solitamente si presenta con un colore più vicino al rosa, caratterizzato da profumazioni fruttate e da un sentore di violetta che determina il suo soprannome, ovvero Lambrusco della viola.
Il suo sapore gradevole lo rende perfetto in accompagnamento a piatti locali come pasta con ragù bianco, tortellini in brodo e arrosti.
Lambrusco Grasparossa
Il Lambrusco Grasparossa è noto anche come Lambrusco di Castelvetro o Lambrusco di Spezzano.
È un vino frizzante e secco, dal colore rosso rubino intenso con riflessi violacei e dal profumo fruttato, con sentore di frutti di bosco.
Questo vino si ottiene per almeno l’85% dalle uve dell’omonimo vitigno e può essere affiancato per non più del 15% da altri vitigni di Lambrusco, Malbo Gentile e Fortana
È un vitigno generalmente poco produttivo, ma in grado di adattarsi anche ai terreni più poveri. La maturazione è abbastanza tardiva e la vendemmia avviene anche ad ottobre inoltrato.
Caratteristica particolare di questo vitigno è che in autunno si arrossano non solo le foglie, ma anche raspo e pedicelli, creando una colorazione particolarmente suggestiva che arricchisce di fascino le sue zone in periodo di vendemmia.
Il Grasparossa è perfetto con pietanze saporite e sostanziose, come primi piatti, lasagne ed arrosti; un ottimo abbinamento è anche quello con i salumi ed i formaggi tipici della tradizione emiliana, o con formaggi invecchiati o erborinati. A fine pasto si accompagna benissimo anche ai dolci.
Lambrusco Salamino
Viene prodotto per un minimo dell’85% con uve del vitigno autoctono Lambrusco Salamino, con piccole percentuali di altri vitigni come Lambrusco Ancellotta e Fortana.
Questa varietà di vitigno ha origine nei terreni della bassa modenese e, come le altre, deriva probabilmente da viti selvatiche che crescevano in maniera spontanea nei colli dell'Appennino. Per questo motivo queste uve erano anche chiamate "uzeline" o "oseline" per il fatto che, crescendo spontaneamete al limitare dei boschi, venivano depredate dagli uccelli che ne erano ghiotti.
Il Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC deve il suo nome all’omonima frazione del Comune di Carpi, da cui questo vitigno si è poi diffuso in tutto il territorio della provincia di Modena ed in quelle confinanti.
È un vino gioviale e fresco, di colore rosso rubino e dal profumo fruttato e intenso.
I grappoli sono piccoli, con acini di colore blu-nerastro e dalla polpa succosa leggermente acidula. Il vitigno Lambrusco Salamino è caratterizzato da una ottima produttività e la maturazione delle uve avviene nella prima decade del mese di ottobre.
Lambrusco di Modena
Arrivato solo nel 2009 nella categoria dei vini Lambruschi DOP, il Lambrusco di Modena viene prodotto utilizzando una mescolanza di diversi tipi di uve (tecnicamente “uvaggio”). L’85% è composto da diversi tipi di Lambrusco coltivati in provincia di Modena, mentre per un massimo del 15% è possibile utilizzare uve provenienti dai vitigni Ancellotta, Malbo Gentile e Fortana.
Si presenta con un colore rosso rubino con sfumature violacee nella spuma, profumo molto gradevole e marcate note floreali e fruttate.
Perfetto in abbinamento con primi piatti a base di carne e salumi emiliani.
Lambrusco Marani
Il Lambrusco Marani è uno dei tanti vitigni a bacca rossa della famiglia della vitis labrusca; il vitigno è dotato di una resa alta e costante, con migliori risultati nei terreni alluvionali.
I vini prodotti con quest'uva sono quasi sempre frizzanti, freschi e leggeri, con una gamma olfattiva fruttata di frutti rossi giovani e talvolta tocchi floreali.
Lambrusco Maestri
Questa varietà viene coltivata in particolare nelle provincie di Parma e Reggio Emilia, come testimonia il nome "Maestri" che sembrerebbe derivare dalla "Villa Maestri", nel comune di San Pancrazio in provincia di Parma. Il Lambrusco di Parma IGP deve infatti comprendere almeno per l’85% la varietà Lambrusco Maestri.
Questo vitigno è spesso vinificato in uvaggio con altre varietà di Lambrusco, ed è apprezzato per la sua capacità di dare colore, tannicità e corpo al vino. Questi vini dal color rubino intenso sono noti come "Lambruschi scuri" e sono caratteristici del Reggiano e del Parmense.
Capolavoro che nasce da questa varietà di vitigni è il Lambrusco Otello NerodiLambrusco Etichetta Oro prodotto dalle Cantine Ceci. Il Lambrusco Otello è stato il primo vino Lambrusco a ricevere i cinque grappoli dell’Associazione Italiana Sommelier, importantissimo riconoscimento che è garanzia di qualità ed eccellenza.
La storia del Lambrusco Otello inizia negli anni '30, quando un oste della Bassa Parmense, Otello Ceci, serviva salumi e Lambrusco agli avventori della sua trattoria. In poco tempo, il Lambrusco nella scodella di Otello riscosse un successo clamoroso. L’Otello divenne la prima etichetta delle Cantine Ceci, realtà affermata a livello nazionale e internazionale, autrice di alcune fra le pagine più importanti della storia vitivinicola della provincia di Parma.
Questo vino rosso frizzante di medio corpo presenta uno straordinario colore rosso violaceo e un profumo pieno ed avvolgente, con sentore di fragole, more e lamponi.
Il Lambrusco Ceci è il miglior Lambrusco che si possa desiderare: la sua ottima tannicità mitigata dai residui zuccherini lo rende ideale in abbinamento ai prodotti della tradizione Parmigiana. È un vino da tutto pasto, ottimo con i salumi tipici di Parma, dal Prosciutto Crudo al Culatello di Zibello, dal Salame di Felino alla Coppa di Parma. Accompagna splendidamente anche i piatti tipici della cucina emiliana: lasagne alla bolognese, pappardelle, cotechino e zampone.
Servire ad una temperatura tra gli 8 e i 10°C, preferibilmente in calici o bicchieri di diametro ampio.
Dai vitigni Lambrusco Maestri dei poderi Ariola ecco nascere il Lambrusco Gran Cru Marcello, vino rosso frizzante dei Colli di Parma.
Il termine “cru” indica vini di particolare qualità: il Lambrusco Marcello è infatti un vino rosso pregiato, pluripremiato in Italia e nel mondo. Tra i vari riconoscimenti, il Lambrusco Marcello Ariola è stato premiato all'International Wine Challenge di Londra e a Vinitaly 2011.
Il suo gusto è ampio, avvolgente, con note di more e un finale memorabile. Fragrante e fruttato il profumo, con sentori di marasca, di frutti di bosco e di rose.
Il Lambrusco Marcello si sposa con tutti i piatti tipici della cucina parmigiana: salumi, anolini in brodo, primi piatti con salse e ragù, rosa di Parma, bolliti, stracotti e anche piatti di pesce lavorati.
Lambrusco Montericco
Il vitigno Lambrusco Montericco viene dalla omonima località del comune reggiano di Albinea. Questa varietà di Lambrusco è poco diffusa e viene utilizzata per la produzione del Lambrusco reggiano.
È un vino dal gusto armonico e leggermente acidulo, ideale in abbinamento a piatti tipici della tradizione emiliana, come zampone e lenticchie.
Lambrusco Ancellotta
Questa varietà trova molta popolarità in tutto il Reggiano e nelle aree limitrofe anche al di là del Po; attualmente rappresenta il 15 % del taglio del Lambrusco Reggiano, che viene per lo più esportato con notevole successo. Viene usato per la produzione di vini da taglio noti col nome di "Rossissimo".
L'Ancellotta è tra le migliori qualità di Lambrusco, tanto che se ne vinifica anche qualche vino in purezza. Ha una colorazione molto intensa e presenta aromi di frutta rossa.